Vercinge, il soldato di una guerra persa #183 [Il crepuscolo degli Dèi: gli ultimi eroi]

printer-friendly
Vercinge
#183 - il soldato di una guerra persa

Interpretato da: f. b.


Motto: Forse ho visto troppe sconfitte, forse ho troppi nemici, ma il mio coraggio non si è spento, a differenza della mia pietà.
Gruppo: I razziatori del Falco
Mostra/nascondi descrizione del gruppo:

“Prendete quel che potete e non date nulla in cambio”
Un tempo il Falco era il primo fra i clan di Altabrina, custode del Corno degli Spiriti, prima che la Lince lo sottraesse con astuzia. Era un clan di guerrieri votati al saccheggio, flagello delle coste e dei fiumi, un clan di predoni e razziatori, la cui brama e cupidigia a lungo hanno fatto tremare il Regno interno.

Ma quando tutto è iniziato, quando le armate del Re, ingrossate dalle fila dei Brumiani convertiti, hanno iniziato a dilagare per le valli di Altabrina, Falcobrando, la Voce dell’Inverno, capo del Primo fra i Clan, non ha potuto difendere la sua terra. Si trovava lontano, assieme a quasi tutte le sue schiere, nei deserti del Sud, in cerca di bottino e razzia. Ora che la guerra infiamma il Nord e la flotta del Re controlla saldamente i mari, Falcobrando non può tornare dal suo popolo. In molti dicono che nemmeno voglia farlo, certo della sconfitta.

Solo pochi guerrieri del clan, molti di loro giovani e senza esperienza, tornano in patria prima che sia troppi tardi. Li guida Nerobecco del Falco, pronto a reggere Altabrina nel nome di Falcobrando. Ma come cantano le profezie, i vincoli di sangue verranno spezzati, all’alba della fine. E così Nerobecco viene ucciso, si dice dai suoi stessi nipoti. Il Clan è senza una guida. Molte voci si alternano, molte mani ne vorrebbero tirare le fila.

Cosa sarà del Falco, che ora marcia verso la sacra adunata, privo di un capo come una nave senza nocchiero in venti di tempesta? Combatterà per la gloria dei suoi antenati e del suo sangue, oppure cercherà con ogni mezzo di mantenere il ruolo di Primo fra i Clan? O, forse, i suoi guerrieri continueranno a fare ciò che in fondo hanno sempre fatto: razzia, saccheggio e pirateria?

Teaser:

Veterano cupo e scontroso, Vercinge combatte senza pietà e senza rimpianti ma sembra che non provi gioia nell'afferrare il bottino, come il suo spirito fosse teso verso un obbiettivo distante quanto l'aurora. Inflessibile e fedele alle tradizioni, questo guerriero non tollera che si manchi di rispetto alle leggi o agli sciamani ed è pronto a difendere le vie dei suoi antenati in punta di lancia.

Legami:

Famoso per ritenere i figli di Nerobecco, Ulderico  , Raniero   e Aleardo   degli inetti, Vercinge prova invece una sorta di rispetto per la loro sorellastra Alida  . E' molto devoto allo sciamano Rodomonte   e amico del fuggiasco Martello  . Si dice che, durante la ribellione, Vercinge abbia combattuto sotto i vessilli del principe Alarico D'Urso.

Provenienza: Barbari del Nord - Gruppo: I razziatori del Falco - Nazione: Umano - Genere: maschio - Età dell'interprete: 20 o più - Archetipi: Guerriero, tenace.

Altri membri del gruppo: I razziatori del Falco Alianora / Acasto da Capo d'Alba (80 ) interpretato da Nicola R; Brando (88 ) interpretato da luca s; Raniero del Falco (83 ) interpretato da Leonardo G; Guiscardo (89 ) interpretato da Niccolò C; Rodomonte (85 ) interpretato da Rosati P; Flaminia Timandra Vignalba (79 ) interpretato da Nadia F; Zampabruna della Lince (78 ) interpretato da Giulio P; Saul dell'Agrosecco (81 ) interpretato da Michele C; Aleardo del Falco (84 ) interpretato da Niccolò C; Edvige (92 ) interpretato da Nagaja P; Sichelmo (87 ) interpretato da Daniele C; Martello (90 ) interpretato da Yuri D; Ulderico del Falco (82 ) interpretato da Francesco R; Fortebraccio (86 ) interpretato da Giorgio A; Alida (91 ) interpretato da Giulia W;