Sigismondo del Cervo, Il giovane spavaldo #76 [Il crepuscolo degli Dèi: gli ultimi eroi]

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Sigismondo del Cervo
#76 - Il giovane spavaldo

Interpretato da: M. T.


Motto: Dolce è perire in gioventù, se si sono compiute grandi imprese.
Gruppo: I sette figli di Ardente del Cervo
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“Ricadano sui figli le colpe dei Padri”
Quello del Cervo è sempre stato il più ricco e civilizzato fra tutti i Clan di Altabrina, capace di coltivare la terra e di commerciare solcando il mare o la strada del Re. I suoi guerrieri non vestono pellicce ma stoffe filate e indossano le raffinate armature provenienti dal Sud. Forse è per questo che Cervanera, moglie del capo clan, approfittando dell’assenza del marito, decise di arrendersi senza combattere davanti ai soldati inviati da Sua Maestà.

Quando il suo sposo, Ardente, tornò al villaggio, cercò di radunare i suoi guerrieri perché si battessero ma essi non vollero seguirlo. Fu così che il capo del Clan del Cervo prese l’infausta decisione: per salvare il Nord sarebbe andato contro agli auspici, contro agli spiriti e alla paura, avrebbe fatto ciò che nessuno, dal tempo delle canzoni, aveva mai osato fare: indossare la Corona di Ferro che fu dei Re del Mare e ridare un sovrano al Nord.

Ardente, protetto dalla notte, andò così fino ad una radura sacra agli spiriti dove le figlie del fiume, vestali del Clan del Gufo, custodivano l’antica corona, perché restasse per sempre celata alla brama degli uomini. Ardente uccise le fanciulle e si diede alla fuga, stringendo fra le mani il freddo cerchio di ferro forgiato oltre il mare. Il Clan del Gufo chiamò a raccolta tutti i figli degli spiriti e bandì una grande caccia. Dopo giorni e notti di inseguimento Ardente fu infine raggiunto e ucciso. La corona, spezzata durante lo scontro, fu riportata al Clan del Gufo.

Quando i sette figli di Ardente seppero della fine di loro padre, si strinsero in cerchio e pronunciarono un solenne giuramento: avrebbero riconquistato la Corona di Ferro, loro legitimo pegno per diritto di sangue e non si sarebbero fermati di fronte a nulla. Si mormora che, come ebbero finito di scandire le parole della tetra promessa, nell’aria si udì la voce degli spiriti scagliare sui sette fratelli una terribile maledizione.

Nessuno sa quanto ci sia di vero in tutto questo, certo è che i sette figli di Ardente stanno marciando per seguire il richiamo della Lince e gli uomini del Nord non dimenticano mai un giuramento.

Teaser:

Sigismondo è il sesto figlio di Ardente del Cervo. Giovane e spavaldo, spende gran parte dei suoi giorni addestrandosi all'uso delle armi, e attendeva da tempo il momento di mettersi alla prova in battaglia per conquistarsi la gloria che gli spetta. Ma ora che questo momento è arrivato, inspiegabilmente sul viso di Sigismondo è apparsa un'ombra...

Legami:

Lanfranco   lo deride per la sua eccessiva passione per le armi, ma Sigismondo ricambia prendendo in giro il fratello per il troppo tempo che spende rincorrendo fanciulle. Lo fa anche, più bonariamente, con il caro Lodovico  , anche se nel suo caso la fanciulla è una sola. È amico di Rivolimpido   del Clan del Gufo, o almeno lo era prima che Ardente massacrasse le sue sorelle.

Provenienza: Barbari del Nord - Gruppo: I sette figli di Ardente del Cervo - Genere: maschio - Età dell'interprete: da 16 a 24 - Archetipi: Guerriero, cacciatore

Altri membri del gruppo: I sette figli di Ardente del Cervo Lodovico del Cervo (77 ) interpretato da Luca C; Edgardo del Cervo (75 ) interpretato da Antonio F; Adelchi del Cervo (72 ) interpretato da Roberto A; Vivaldo del Cervo (71 ) interpretato da Paolo B; Goffredo del Cervo (74 ) interpretato da Alessandro A; Lanfranco del Cervo (73 ) interpretato da Fabio B;