Non era presente quando il Nord è capitolato, quando i Rossi e i Neri se lo sono spartito come una misera preda di caccia. Rimprovera la ferita che per mesi ha confinato la sua persona su un letto, ma più di tutto rimprovera i nobili del Nord, suoi pari, per aver piegato il capo. Non può essere finita così, non deve finire così... di sicuro esiste un modo per rovesciare questa insopportabile e miserevole situazione, e lo troverà ad ogni costo.

Il merito di quello che tanti snobbano come ''piscio e fuoco'' è tutto suo. E' una sua creazione e lo ripete con grande orgoglio, tollera poco solo Epifan Var Linden ^{GARZONE DEL ''LEONE'': IMPICCIONE}, fa troppe domande persino per i suoi gusti. Si domanda perché gli affari non vadano a gonfie vele e cerca sempre di migliorare il distillato propinandone nuove versioni a Billie Rozewicz ^{L'ASSAGGIATORE DELLA ''BALORDAGGINE''}.

Il mondo è diviso, e alla fine di questa guerra non sarà solo un esercito a prevalere, ma anche una cultura, un sistema di valori, un'idea. Per alcuni l'Impero rappresenta una pace finalmente duratura e stabile, che metta a tacere per sempre i litigiosi nobili del Nord e gli ambiziosi e opulenti mercanti di Novigrad, lasciando spazio a potere e ricchezza in mano a nuove famiglie o individui. Per altri l'Impero rappresenta la fine dell'oscurantismo religioso, la possibilità di studiare, conoscere, sperimentare senza paura di finire al rogo, anzi, venendo premiati. Vi è anche chi ha questioni personali in sospeso, con Novigrad o con la Fiamma Imperitura, e appoggiare la vittoria Imperiale significa vendicarsi, o pareggiare i conti. La scelta per alcuni è stata motivata da una profonda convinzione, o dalla convenienza personale, altri hanno semplicemente scelto il male minore tra i due.

Ama fare baldoria e magari alzare un po' il gomito, perché senza allegria questa vita grama sarebbe insopportabile. E sia benedetta la compagnia di coloro che la pensano allo stesso modo, e che non hanno timore di mettere da parte i problemi e la grevità di questa guerra per passare qualche ora con il sorriso sulle labbra, concedendosi un faceto svago per sopravvivere alle brutture di tutti i giorni