Paolo Valera, Il giornalista scapigliato #46 [Chiave di Volta 2]

printer-friendly
Paolo Valera
#46 - Il giornalista scapigliato

Interpretato da: D. A.


Motto: Le belle, deliziose serate che passammo! Io entrava nel vostro salotto solferino-pallido, le guancie imporporate di timidezza, il cuore commosso, sfiorando i ricchi tappeti per sorprendervi il pensiero che mi chiamava alla sfuriata dei baci. Voi, spruzzata da un bagliore crepuscolare, le pupille lampeggianti nella dolcezza lattea, sprigionavate un sospiro che era tutta una promessa...
Gruppo: Artisti e Intellettuali

Teaser:

Comasco d'origini, milanese d'adozione e d'elezione, figlio di un ambulante e di una sarta, Paolo Valera non conseguì mai titoli accademici e, pur professandosi manifesto amico de' proletari, de' poveri e de' socialisti con la penna e la loquela, ebbe la compiacenza di non lavorare un sol giorno in vita in sua e guadagnarsi un certo bel vivere grazie ad una pungente ed irrispettosa prosa giornalistica. Votato sempre alla difesa dei più miseri e alla puntuale e persino pruriginosa esposizione di malaffare e malcostume, è noto per serbare un contegno sprezzante e riottoso verso le autorità e per essere stato incriminato per offese al pudore, per incitamento all'odio fra le classi sociali, per ingiurie e diffamazioni in opuscoli ed articoli. La galera, dicono alcuni, è faccenda da poveri e da martiri, e Valera non è tipo da impersonar né l'uno né l'altro, e quando qualche anno fa giunsero i gendarmi per arrestarlo, egli fuggì da Milano per i più rigidi, ma accoglienti lidi inglesi. Come si suol dire di certe pietanze, che una volta acquisito il palato non si può più tornar indietro, Paolo Valera, acquisito il gusto per i bei salotti milanesi, le feste e le aggraziate fanciulle della bella società, non ha mai dato accenno di volersene pentire né di rinnegare le molte amicizie di stampo anarchico. Una doppia anima, forse, per uno spirito curioso, vorace, appassionato e battagliero che i suoi detrattori stigmatizzano nello pseudonimo ch'egli scelse per sé quando pubblicava sulle pagine de “Il Caricaturista“: Giuda Iscariota.

Legami:

Diversi anni fa conosceva Hector Schmitz  , ma era un uomo molto diverso allora. Ha intrattenuto rapporti epistolari con Guy de Maupassant   e César Dyer  . Dicono che abbia avuto relazioni amorose con Charlotte Cotillard  , Annie Besant   e Miriam Alexandrine de Rotschild  , e di certo ha frequentato queste signore. Ha scritto un articolo sulle presunte facoltà di Eusapia Palladino  , ma lei non ha gradito la verità. Inoltre è datto risaputo che ha criticato aspramente l’interpretazione di Guillaume Bellegard   definendola arida e noiosa davanti a molti esponenti della società italiana.

Provenienza: Signori - Gruppo: Artisti e Intellettuali - Nazione: Italiana - Genere: Maschio - Età dell'interprete: Qualsiasi - Consigli: Un personaggio incentrato sull'esplorazione delle proprie e altrui contraddizioni, che dovrà fare i conti con scelte difficili. Permette sia di vivere l'esperienza estetica del gioco sia di dedicarsi a trame ed intrighi.

Altri membri del gruppo: Artisti e Intellettuali Paul Ollendorff (77 ) interpretato da Francesco D; Diana Wakefield (87 ) interpretato da Roberta E; Nellie Bly (72 ) interpretato da Gaia B; Guillaume Bellegarde (84 ) interpretato da Graziano P; Dominique Lemaire (51 ) interpretato da Aurora R; Charlotte Cotillard (53 ) interpretato da Giulia C; Pau Torregrosa (64 ) interpretato da Francesco G; Christopher Pierce (35 ) interpretato da Stefano O; Miriam Alexandrine de Rotschild (49 ) interpretato da Chantal M; Mary Shaw (48 ) interpretato da Daniela P; Guy de Maupassant (52 ) interpretato da Elio D; César Dyer (45 ) interpretato da Maddalena G; Arthur Conan Doyle (50 ) interpretato da matteo d; Shelley Ruthven (47 ) interpretato da Gabriele R;