Lanfranco del Cervo, L'arciere donnaiolo #73 [Il crepuscolo degli Dèi: le aule dei padri]

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Lanfranco del Cervo
#73 - L'arciere donnaiolo

Interpretato da: F. B.


Motto: La vita è troppo breve per non godere dei pochi piaceri che ci sono concessi.
Gruppo: I sette figli di Ardente del Cervo
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“Ricadano sui figli le colpe dei Padri”
Quello del Cervo è sempre stato il più ricco e civilizzato fra tutti i Clan di Altabrina, capace di coltivare la terra e di commerciare solcando il mare o la strada del Re. I suoi guerrieri non vestono pellicce ma stoffe filate e indossano le raffinate armature provenienti dal Sud. Forse è per questo che Cervanera, moglie del capo clan, approfittando dell’assenza del marito, decise di arrendersi senza combattere davanti ai soldati inviati da Sua Maestà.

Quando il suo sposo, Ardente, tornò al villaggio, cercò di radunare i suoi guerrieri perché si battessero ma essi non vollero seguirlo. Fu così che il capo del Clan del Cervo prese l’infausta decisione: per salvare il Nord sarebbe andato contro agli auspici, contro agli spiriti e alla paura, avrebbe fatto ciò che nessuno, dal tempo delle canzoni, aveva mai osato fare: indossare la Corona di Ferro che fu dei Re del Mare e ridare un sovrano al Nord.

Ardente, protetto dalla notte, andò così fino ad una radura sacra agli spiriti dove le figlie del fiume, vestali del Clan del Gufo, custodivano l’antica corona, perché restasse per sempre celata alla brama degli uomini. Ardente uccise le fanciulle e si diede alla fuga, stringendo fra le mani il freddo cerchio di ferro forgiato oltre il mare. Il Clan del Gufo chiamò a raccolta tutti i figli degli spiriti e bandì una grande caccia. Dopo giorni e notti di inseguimento Ardente fu infine raggiunto e ucciso. La corona, spezzata durante lo scontro, fu riportata al Clan del Gufo.

Quando i sette figli di Ardente seppero della fine di loro padre, si strinsero in cerchio e pronunciarono un solenne giuramento: avrebbero riconquistato la Corona di Ferro, loro legitimo pegno per diritto di sangue e non si sarebbero fermati di fronte a nulla. Si mormora che, come ebbero finito di scandire le parole della tetra promessa, nell’aria si udì la voce degli spiriti scagliare sui sette fratelli una terribile maledizione.

Nessuno sa quanto ci sia di vero in tutto questo, certo è che i sette figli di Ardente stanno marciando per seguire il richiamo della Lince e gli uomini del Nord non dimenticano mai un giuramento.

Teaser:

Lanfranco è il terzo figlio di Ardente del Cervo. Ben pochi nel suo clan possono rivaleggiare con lui nell'uso dell'arco, e anche quei pochi non hanno la stessa sua conoscenza delle foreste e degli animali che le abitano... o delle fanciulle e dei letti in cui riposano. Compirà qualche grande impresa prima che il suo destino si compia, o sarà ricordato dai posteri solo per il suo talento nella caccia?

Legami:

Deride Sigismondo   per la sua eccessiva passione per le armi, ma il fratello ricambia prendendo in giro Lanfranco per il troppo tempo che spende rincorrendo fanciulle: tra queste ci sono la scudiera Teodolinda   e molte donne del clan del Cervo. Per qualche motivo, Edgardo gli rivolge di rado la parola.

Provenienza: Barbari del Nord - Gruppo: I sette figli di Ardente del Cervo - Nazione: Umano - Genere: maschio - Età dell'interprete: da 22 a 36 - Archetipi: Cacciatore, tenace

Altri membri del gruppo: I sette figli di Ardente del Cervo Sigismondo del Cervo (76 ) interpretato da Moreno T; Goffredo del Cervo (74 ) interpretato da Alessandro A;