Uberto, il criminale ravveduto #258 [Il crepuscolo degli Dèi: le aule dei padri]

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Uberto
#258 - il criminale ravveduto

Interpretato da: F. C.


Motto: La redenzione è il mio debito, e miei sono i metodi con cui lo salderò, chiaro?
Gruppo: Emissari del Re
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"La guerra! Una cosa troppo seria per lasciarla ai militari." (Georges Clemenceau)
Doveva essere una guerra rapida, poco più di una rappresaglia per la ribellione di Alarico. I barbari sono stati scacciati nel fitto delle foreste, i mesi sono passati, eppure la guerra non si placa. I soldati sono stanchi e ansiosi di tornare alle loro case e fattorie. I forzieri della corona faticano a vomitare abbastanza oro per continuare la guerra. La ferocia del Vescovo Clotario non ha piegato il morale dei barbari ma ne ha spezzato la terra: rovine fumanti da Castelbruma ad Altea, rovine che anche dopo la conquista potranno offrire a Re Edoardo miseri tributi e una lealtà incerta.
Sua Maestà ha deciso di scendere in campo inviando nelle lande del nord i suoi uomini più fedeli, ansiosi di riunire il regno e riportarlo alla pace: se il pugno di ferro non dà i frutti sperati, è tempo di tentare con il guanto di velluto. Cortigiani, cavalieri, nobilotti e mercenari sono sbarcati nelle terre dei barbari, portando con sè corazze lucenti, ricche vesti e stendardi ricamati. Con loro, una manciata di barbari prigionieri: uomini segnati dalla guerra e dal destino, la prova vivente del prezzo che sta pagando l’ostinata resistenza delle genti del Nord.

Teaser:

Una lunga cicatrice attraversa il collo di Uberto, tanto evidente e profonda da far sembrare ogni passo che compie al fianco del vescovo Arnaldo Nardovino un miracolo. La sua mano poggia sempre sul manico di un'arma, mentre i suoi occhi saettano dal suo padrone all'ambiente circostante, catalogando ogni persona e oggetto che vi si trova.

Legami:

E' al servizio diretto di Arnaldo Nardovino  ; ha avuto un alterco con Osvaldo, il confessore  . Non ha fatto amicizia con nessuno, tranne quel buontempone di Gualtiero  . Fu Emerico   che durante uno dei suoi viaggi lo catturò e lo consegnò al Nardovino, che poi lo graziò.

Provenienza: Stranieri - Gruppo: Emissari del Re - Nazione: Umano - Genere: maschio - Età dell'interprete: 18 o più - Consigli: Deve farsi truccare una vistosa cicatrice - Archetipi: Guerriero, Tenace

Altri membri del gruppo: Emissari del Re Palèmone / Palèmone / Polìmnia (266 ) interpretato da Luna N; Gualtiero (260 ) interpretato da Roberto G; Rodolfo (268 ) interpretato da Vittorio G; Ser Torio Della Rovere (257 ) interpretato da Lorenzo G; Ser Massenzio Roncaglia (256 ) interpretato da Pietro B; Adalia (265 ) interpretato da Katrin T; Carleone Dulcamara (267 ) interpretato da Marco F; Brandelio Sestesi (251 ) interpretato da Luca R; Evaldo/Alena (254 ) interpretato da giulia c; Garolfo Senzapatria (252 ) interpretato da Amos M; Padre Osvaldo (264 ) interpretato da Elio B; Arturo (263 ) interpretato da Gabriele A; Arnaldo Nardovino (253 ) interpretato da Luca B; Giulio Patrizio Vignalba (255 ) interpretato da Sergio G; Sòmmaco il sapiente (261 ) interpretato da Stefano O; Bramante Sestesi (259 ) interpretato da Alex G; Milena Vignalba (262 ) interpretato da Giulia V; Leonello (269 ) ancora in cerca di interprete ;