Arnaldo Nardovino, il nobile che vuole la pace #253 [Il crepuscolo degli Dèi: le aule dei padri]

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Arnaldo Nardovino
#253 - il nobile che vuole la pace

Interpretato da: L. B.


Motto: L'amore è una fiammata che brucia presto e poi non rimangono che la cenere, l'amarezza, il rimpianto.
Gruppo: Emissari del Re
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"La guerra! Una cosa troppo seria per lasciarla ai militari." (Georges Clemenceau)
Doveva essere una guerra rapida, poco più di una rappresaglia per la ribellione di Alarico. I barbari sono stati scacciati nel fitto delle foreste, i mesi sono passati, eppure la guerra non si placa. I soldati sono stanchi e ansiosi di tornare alle loro case e fattorie. I forzieri della corona faticano a vomitare abbastanza oro per continuare la guerra. La ferocia del Vescovo Clotario non ha piegato il morale dei barbari ma ne ha spezzato la terra: rovine fumanti da Castelbruma ad Altea, rovine che anche dopo la conquista potranno offrire a Re Edoardo miseri tributi e una lealtà incerta.
Sua Maestà ha deciso di scendere in campo inviando nelle lande del nord i suoi uomini più fedeli, ansiosi di riunire il regno e riportarlo alla pace: se il pugno di ferro non dà i frutti sperati, è tempo di tentare con il guanto di velluto. Cortigiani, cavalieri, nobilotti e mercenari sono sbarcati nelle terre dei barbari, portando con sè corazze lucenti, ricche vesti e stendardi ricamati. Con loro, una manciata di barbari prigionieri: uomini segnati dalla guerra e dal destino, la prova vivente del prezzo che sta pagando l’ostinata resistenza delle genti del Nord.

Teaser:

Dopo un lungo servizio nella corte di Re Edoardo, Arnaldo pensava di aver versato e visto versare fin troppo sangue per una vita soltanto e sperava di potersi ritirare in campagna con la sua amata moglie, una straniera. Gli Dèi hanno voluto metterlo alla prova ancora una volta: la moglie lo ha abbandonato per tornare al suo natìo Nord; il Re lo ha richiamato per un'ultima importante missione; infine, l'onore di guidare la spedizione non è toccato a lui. Arnaldo spera sinceramente che la guerra finisca in fretta e sia i seguaci del Re, sia i confusi barbari del Nord, trovino la pace.

Legami:

Marito di Bianca Portalupo  , che gli ha spezzato il cuore. Ha graziato il criminale Uberto  , che gli fu consegnato da Ser Emerico  , prendendolo al suo servizio. In passato ha conosciuto Guglielmo  , un sacerdote devoto e di fine intelletto. Rodolfo   gli ha salvato la vita.

Provenienza: Stranieri - Gruppo: Emissari del Re - Nazione: Umano - Genere: maschio - Età dell'interprete: circa 30 - Archetipi: Guerriero, Sacerdote tetradico

Altri membri del gruppo: Emissari del Re Palèmone / Palèmone / Polìmnia (266 ) interpretato da Luna N; Gualtiero (260 ) interpretato da Roberto G; Rodolfo (268 ) interpretato da Vittorio G; Ser Torio Della Rovere (257 ) interpretato da Lorenzo G; Ser Massenzio Roncaglia (256 ) interpretato da Pietro B; Adalia (265 ) interpretato da Katrin T; Carleone Dulcamara (267 ) interpretato da Marco F; Brandelio Sestesi (251 ) interpretato da Luca R; Evaldo/Alena (254 ) interpretato da giulia c; Garolfo Senzapatria (252 ) interpretato da Amos M; Padre Osvaldo (264 ) interpretato da Elio B; Arturo (263 ) interpretato da Gabriele A; Giulio Patrizio Vignalba (255 ) interpretato da Sergio G; Sòmmaco il sapiente (261 ) interpretato da Stefano O; Uberto (258 ) interpretato da Fabio C; Bramante Sestesi (259 ) interpretato da Alex G; Milena Vignalba (262 ) interpretato da Giulia V; Leonello (269 ) ancora in cerca di interprete ;