*I FIERI GUERRIERI DEL NORD*
*Chi* *ha* *l'armi* *in* *mano*, *è* *padrone* *d'ogni* *cosa*.
A Nord, tra inospitali montagne e fitte foreste, vivono i guerrieri più temuti del regno, pesantemente corazzati, severi ed implacabili. Le terre di Castelbruma sono sempre avvolte dalla nebbia che dà nome alla regione, minacciosa e mistica secondo le leggende. A Castelbruma si mischiano infatti alla fede nella Tetrade antiche superstizioni e tradizioni legate al rispetto degli antenati, diffuse tanto presso il volgo che tra i Signori.
In una terra avida di frutti ma prodiga di pericoli, la sopravvivenza è assicurata solo dal duro lavoro e dal *senso* *del* *dovere*. A ciascuno il suo compito: chi coltiva, chi spacca la pietra, chi protegge i confini dagli stranieri e le rocche da bestie feroci e briganti. I brumiani sono *caparbi*, *aggressivi*, *orgogliosi*, un popolo forte ecoeso, indurito da secoli di avversità e dalla necessità di sopravvivere ad una natura ostile. A Castelbruma la gente può essere *dura*, *aggressiva* *e* *chiusa*, ma nessuno mancherà mai di svolgere i propri compiti, si tirerà indietro di fronte alla difficoltà o alla parola data. Allo stesso modo l'ospitalità è un valore sacro per i brumiani, perchè in certe notti restare all’addiaccio può significare morte certa. E' invece disprezzato chi non si procura il pane con il duro lavoro, non usa le proprie mani per produrre o per combattere o peggio presta danari ad interesse. Per questo a Castelbruma i mercanti non sono visti di buon occhio.
I vassalli del Principe, Alarico d'Urso, sono i *Duchi* e i loro cavalieri, sempre *pronti* *a* *scendere* *in* *guerra* *come* *un* *unico* *letale* *esercito* *di* *invasione*. Le terre straniere che circondano le desolate contrade brumiane sono fertili e prospere; tradizionalmente la razzia, la conquista, la sottomissione di campagne, città o interi territori, sono il modo in cui i brumiani si arricchiscono. Tra nobili signori, cavalieri e soldati, è quindi piuttosto radicato il *desiderio* *mai* *domo* *di* *conquistare* e di affermare, una volta per tutte, la supremazia militare di Castelbruma. L’esercito brumiano si compone di soldati ben addestrati, feroci ma disciplinati, guidati dal senso del dovere e dal rispetto della *gerarchia*.
Le genti brumiane tendono a vivere nel passato, perché il presente è troppo duro, troppo amaro, per essere tollerato. Culturalmente sono un popolo *conservatore*, *chiuso*, *superstizioso*, *pessimista* *e* *razzista*. Non v’è la prospettiva di costruire un futuro migliore, di volgere la fortuna a proprio vantaggio, di cambiare le cose; è invece forte e radicato il desiderio di conservare e ritrovare glorie perdute, il cui ricordo si trasfigura in valori condivisi e incontestabili.